“Senza pace. A Palermo il caos viene alimentato con un altro ribaltone: via Walter Novellino, riecco Davide Ballardini. È il nono cambio stagionale in panchina, il secondo ritorno dopo quello di Iachini. L’estremo tentativo del presidente Zamparini in chiave salvezza, a sei giornate dalla fine. Il patron ci prova richiamando il tecnico che ha già allenato la squadra da novembre a gennaio quando terminò la sua avventura dopo la gara di Verona, quella in cui si consumò il litigio con Sorrentino che, di fatto, esonerò il tecnico davanti alle tv e da cui derivò anche la spaccatura con la squadra che vinse andando in autogestione. Ballardini, che era già stato ricontattato dopo le dimissioni di Iachini dell’8 marzo scorso senza trovare l’intesa, stavolta si è accordato con il patron rosanero firmando un nuovo contratto (per il precedente si era proceduto alla risoluzione consensuale) che lo legherà al Palermo fino al 2017. La soluzione economica ha fatto superare le scorie della lite col capitano, che, in un primo momento, sembrava potesse pagare con l’esclusione. VERSO LA PACE Allenatore e portiere si rivedranno questa mattina nel ritiro di Coccaglio, dove il Palermo preparerà la sfida con la Juve per stare lontano dalla tensioni cittadine dopo la contestazione durante e dopo la gara con la Lazio. Un ritorno sul «luogo del delitto», perché fu proprio nel ritiro in provincia di Brescia, alla vigilia della gara del Bentegodi, che andò in scena lo scontro tra Ballardini e Sorrentino, in seguito alla decisione del tecnico di non volerlo schierare. Oggi si parleranno, un chiarimento dal quale prevarrà la voglia di mettersi tutto alle spalle per il bene comune, come fa capire anche lo stesso Zamparini. «Non ci saranno problemi tra Ballardini e Sorrentino – spiega – siamo tutti uomini di buon senso e dobbiamo recuperare lo spirito e la grinta per salvarci. Ci sarò anche io perché starò in ritiro con la squadra». Un concetto che si estende anche ad altri giocatori come Maresca, finito nel gruppo di epurati (insieme a Rigoni e Daprelà poi ceduti) nella prima gestione del tecnico ravennate. Ballardini proverà, quindi, a compiere il miracolo, quello che non è riuscito a Novellino che ha finito per pagare il misero bilancio di un punto quattro partite. SFORTUNATO L’allenatore di Montemarano, oltre a perdere il primato come unico tecnico a non essere mai stato esonerato da Zamparini, avrebbe voluto giocarsi in modo diverso il ritorno in A dopo sette anni. «Purtroppo non sono stato fortunato – ha detto Novellino –. Devo ringraziare il presidente Zamparini per l’opportunità. I risultati non mi hanno dato ragione. Avevamo fatto alcune buone partite, come con Napoli e Empoli, ma abbiamo conquistato solo un punto. La vita è questa, dispiace. Sono capitato in un momento difficile, ma io sono convinto che i ragazzi possono farcela». In giornata, oltre all’esonero di Novellino, sono arrivate anche le dimissioni di Giovanni Tedesco, ingaggiato come tutor per Schelotto e poi retrocesso nei quadri tecnici fino all’uscita di scena con Novellino”. Questo quanto si legge sull’edizione odierna de “La Gazzetta dello Sport”.
Fonte: ilovepalermocalcio.com