Tutti gli allenatori mangiati dal presidente. Ecco il nono cambio in stagione per Zamparini ed è quasi guinness dei primati. Fra un po’ a libro paga più guide tecniche che calciatori: a Palermo torna Davide Ballardini, dopo il ko di Novellino contro la Lazio. Un punto in 4 partite, Walter resiste 32 giorni, più di Iachini tornato per 23 giorni, di Bosi (5), di Schelotto (30). Proprio Ballardini, subentrato a Inchini il 10 novembre, aveva guidato il Palermo sino all’11 gennaio per ben 8 giornate (dalla 13esima alla 19esima). Adesso il vulcanico Zamparini lo richiama in Sicilia per tentare il miracolo di restare aggrappato alla Serie A.
NONO CAMBIO
Costa cara a Novellino l’ultima sconfitta – la terza – casalinga, il nocchiero ravennate lo sostituisce nel ritiro di Coccaglio, dove la formazione rosanero dovrà preparare la sfida contro la Juventus di domenica a Torino. Col il pirotecnico Zamparini, sarà un incubo per Ballardini rituffarsi subito nel fuoco dello Stadium. Un paradosso l’ultimo congedo: «Novellino è in confusione», giura Zamparini. E sembra davvero il bue che dice cornuto all’asino. Perché lo dice chi tra Venezia e Palermo ha cambiato ormai 58 allenatori, umiliato gente come Spalletti, Pioli, Zaccheroni, Colantuono, Gasperini, Guidolin, Ventura, solo per citarne alcuni. In Sicilia ora sono 35 i tecnici, nove modifiche soltanto in questa stagione. Aveva resistito addirittura 776 giorni, il longevo Iachini, cacciato quest’anno da Zamparini dopo la sconfitta con l’Inter: «E ‘un idiota e non accetta la mia critica, ha una mentalità perdente». Quasi trent’anni dopo il suo ingresso nel calcio, a 74 primavere, Zamparini non sembra cambiato d’una virgola. Presuntuoso, talvolta maleducato, ma comunque ormai nei suoi raptus scontato.
LA FINE
Estate 1987: un 46enne imprenditore friulano di nome Maurizio acquista il Venezia e lo salva dal fallimento. Inizia così la carriera del “mangiallenatori” più famoso d’Europa (un mese fa As gli dedicò addirittura la copertina), che rivoluziona il concetto di continuità nel calcio. In realtà, la stabilità alla guida di solito paga nel mondo del pallone, ma Zamparini non è mai stato di quest’avviso. Ogni volta che l’odore della Serie b inizia a fumare, lui brucia i tecnici (era già accaduto nel 2013). I tifosi ora sono in guerra, lo contestano e chiedono la sua testa, ma tuttavia la gestione rosanero di Zamparini non può considerarsi un fallimento: la massima Serie dopo 31 anni, la prima qualificazione per l’Europa, talenti del calibro di Amauri, Pastore, Cavani, Dybala e Vasquez passati dal Barbera. Novellino sinora era stato l’unico tecnico a non essere mai stato esonerato da Zamparini: mai sfidare la legge di tutti gli allenatori del presidente.
Fonte: ilovepalermocalcio.com